Robotica: studenti del Volterra vincono i contest Agrobot e Cobot alla RomeCup 2019
l 4 aprile presso il Dipartimento di Ingegneria di Roma Tre si è svolta la terza giornata della RomeCup 2019, multi evento su robotica, intelligenza artificiale e scienze della vita, organizzato dalla Fondazione Mondo Digitale. I ragazzi del Volterra hanno partecipato a due dei sei contest creativi, classificandosi al primo posto in entrambi, con i progetti WeedBuster e Vibrasound.
WeedBuster , un dispositivo robotico che con l’emissione di raggi laser distrugge le pianti infestanti, è risultato vincitore del contest Agrobot, riservato alle applicazioni robotiche in agricoltura.
VibraSound, un dispositivo robotico pensato per persone con difficoltà uditive, controllato da un’app che permette all’utente di impostare un timer e produrre vibrazioni ed accensioni di un led, è risultato vincitore del contest Cobot, riservato alle applicazioni robotiche per la riabilitazione.
In quest’ultimo contest altri ragazzi del Volterra avevano già vinto nell’edizione 2018 della RomeCup con la realizzazione del prototipo di un dispositivo robotizzato per il trasbordo da carrozzina ad autoveicolo.
Ottima impressione ha suscitato anche un terzo progetto presentato dai nostri ragazzi nell’ambito del contest Cobot. Si tratta di CycleBox, un dispositivo da montare sulle biciclette con lo scopo di prevenire incidenti, segnalando possibili pericoli.
In questo articolo dell’agenzia di stampa Askanews è riportato l’elenco completo dei campioni della robotica italiana, vincitori della RomeCup 2019: https://yhoo.it/2G7ugW9
Prosegue dunque senza sosta l’impegno della nostra scuola in ambito tecnologico ed in particolare sulla robotica, percorso che negli ultimi anni ci ha visto alle finali nazionali delle Olimpiadi di Robotica di Milano del 2017 e del 2018 e alla finale delle Olimpiadi Mondiali di Robotica, svoltesi in Thailandia a novembre 2018 (http://www.mondodigitale.org/it/news/da-romecup-a-chiang-mai).
Ricordiamo che tutti questi successi non sarebbero mai stati possibili senza il generoso e costante supporto del professor Daniele Carnevale dell’Università di Tor Vergata.