CNR – 95 anni di futuro
È stato un grande onore per il nostro Liceo partecipare ieri insieme alle più alte cariche dello Stato, alle celebrazioni del 95esimo anniversario della nascita del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Gli studenti della classe IV SB, la Dirigente D’Aponte e la prof.ssa Maldini, in rappresentanza del Liceo Scientifico Vito Volterra, hanno assistito al susseguirsi dei vari interventi: il Presidente del CNR Massimo Inguscio, il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, il Ministro dell’Istruzione del’ Università e della Ricerca Marco Bussetti, il Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei Giorgio Parisi. L’ evento si è svolto alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Tutti i relatori hanno sottolineato, in varia misura, l’importanza della ricerca come investimento per il futuro dei giovani e del nostro Paese. Una ricerca multidisciplinare quale principio fondante del CNR stesso.
Profonde e significative sono state le parole del Presidente del Consiglio Conte che, nel suo discorso, ha sottolineato come la ricerca e la cultura, prima di essere strumento formidabile di evoluzione nei diversi campi dell’azione pratica, rappresentino un valore in sé degno di salvaguardia e di attenzione.
“La ricerca intesa come strumento di elevazione personale, di superamento dei propri limiti, più profonda realizzazione di sé. Per questo è necessario tutelare e garantire in ogni sede il diritto di ciascun essere umano alla conoscenza. Bisogna riflettere sul valore del sapere per il sapere, della cultura intesa non tanto e non solo come strumento per perseguire determinate utilità, ma come istanza insopprimibile dell’uomo e conseguentemente come diritto fondamentale, meritevole di tutela nel massimo grado del nostro ordinamento giuridico”
Un connubio indissolubile quello tra cultura, scienza e libertà che il fondatore del CNR, il grande matematico Vito Volterra, di cui la nostra scuola porta il nome, ha difeso strenuamente durante tutto il corso della sua vita, pagandone in prima persona le conseguenze.
Proprio questo è stato l’augurio che il presidente Inguscio, alla fine del suo discorso, ha fatto agli allievi del nostro Liceo: quello di essere sempre alla “ricerca”, sollevando lo sguardo da terra verso il cielo.
Se gli altri animali contemplano a testa bassa la terra, la faccia all’uomo
l’ha alzata, gli ha imposto la vista del cielo perché levasse lo sguardo spingendolo fino alle stelle (Ovido, Metamorfosi, I, 84-86)
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