Il Volterra ricorda le vittime di mafia
Il 21 marzo 2018 si è svolta in tutta Italia la XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime innocenti delle mafie. Il giorno scelto per questa iniziativa è il primo di primavera, come simbolo della vita che torna a nascere. Sei classi del Biennio del nostro Liceo – 2C, 1D, 2D, 1E, 2F e 1SE – accompagnate dai loro docenti ed animate dagli studenti del Presidio di Libera del nostro Istituto, hanno partecipato alla manifestazione organizzata a Pavona dal Presidio di Libera dei Castelli Romani intitolato a Natale De Grazia, Capitano di Fregata della Marina Militare Italiana, avvelenato nel 1995, a soli 39 anni, perché indagava sullo smaltimento illegale dei rifiuti tossici in Calabria.
L’iniziativa ha visto coinvolti gli studenti di molte scuole del nostro territorio, con il patrocinio dei Comuni di Albano e Castel Gandolfo.
Nella prima parte della mattinata il corteo ha sfilato lungo Via Roma e Via del Mare, portando striscioni e cantando cori, per sensibilizzare la cittadinanza e rafforzare ed unire lo spirito di impegno nella costruzione di una società libera dall’illegalità e dalla criminalità.
Il Liceo Volterra ha portato tre striscioni.
Il primo ricorda Rita Atria, ragazza diciassettenne di Partanna (Trapani), morta suicida il 26 luglio 1992, una settimana dopo la strage di Via D’Amelio, per la disperazione di aver perso Paolo Borsellino, che la proteggeva e la aiutava, insieme a sua cognata Piera, dopo che avevano denunciato al magistrato i mafiosi della zona, tra cui gli assassini di suo padre e di suo fratello, anch’essi mafiosi, macchiandosi così d’infamia agli occhi di sua madre e della sua famiglia. Il Presidio di Libera del nostro Liceo ha deciso di ricordarla con questa frase assai significativa: “Il sangue non copre la verità”.
Il secondo fa memoria di Serafino Famà, avvocato di Catania, fatto assassinare nel 1995, a 57 anni, da un boss mafioso, perché applicando onestamente la legge non gli permetteva di tentare di discolparsi da un omicidio. Sulla sua copia del Codice Penale, lo strumento principale del lavoro di un avvocato penalista, egli aveva scritto la frase che campeggia sul nostro striscione: “Se ti comporti con onestà e coraggio no devi avere paura di nulla”.
Il terzo striscione, che è stato premiato dagli organizzatori come il migliore della manifestazione, recita: “Roma criminale: le vittime non sono un romanzo!”. Nasce dall’esperienza didattica elaborata al Liceo Volterra negli ultimi anni dal Prof. Malantrucco per analizzare criticamente la serie televisiva “Romanzo Criminale”, capace di esaltare le figure negative dei leader della Banda della Magliana facendo cadere nell’oblio le vittime della criminalità di Roma.
Tra queste, il Presidio “Vito Volterra” di Libera si è fatto carico di portare avanti la memoria di due ragazzi del nostro territorio: Alessio Di Pietro, ex alunno del nostro istituto, accoltellato a morte il 15 gennaio 2011 a 21 anni in una rissa tra due bande criminali rivali a Grottaferrata per aver soccorso un amico ferito della sua fidanzata; ed Edoardo Sforna, di 18 anni, ferito letalmente da un colpo di pistola sparato in un raid intimidatorio per la guerra dello spaccio di droga a Morena il 23 agosto 2011, senza essere assolutamente coinvolto in quella lotta criminale. Purtroppo le loro morti non hanno ancora ottenuto, a sette anni di distanza, la verità e la giustizia che le spettano.
Prof. Alessandro Malantrucco